Valerio Verbano, Roberto Scialabba
All’oblio della memoria voluto e perpetuato dalla borghesia, interessata a cancellare anche solo il ricordo dei nomi e delle idealita’ dei combattenti del proletariato si aggiunge, negli ultimi anni, il tentativo di trasformare i nostri compagni del passato, morti assassinati dallo stato e dai suoi servi fascisti, in icone inoffensive, vuoti contenitori per ogni commercio.
Il ciclo della pacificazione di stato si insinua in mille iniziative imprenditoriali, che utilizzando e distorcendo la memoria delle lotte passate, ne fa mercimonio, accomunando la canaglia ai movimenti antagonisti, vendendo e svendendo corpi ed anime, cuori e cervelli di una intera generazione.
Ogni occasione e’ buona per “fare strada” sulla pelle dei nostri compagni: c’e’ chi scrive l’ennesimo libretto, chi intitola una strada, chi fa un concerto, chi organizza mostre e concorsi comunali, chi circoli e club di inutili discussioni.
Tutto fa brodo, e soldi!, pur di evitare le idee di rivolta di giovani compagni del passato, uccisi proprio per la loro voglia di liberazione e rivoluzione.
A noi il compito di combattere questa deriva, riaffermando, in memoria dei tempi passati, quelle idee e quelle pratiche, aggiornandole ai tempi odierni per non farle diventare solo una foto ingiallita.
Quelle idee, quel tentativo battuto sono una preziosa lezione per le nuove generazioni di combattenti di oggi, e del nostro rinnovato impegno sulla strada della trasformazione rivoluzionaria.
Combat
