Donne nude contro gli immigrati
Polemica in Svizzera per una campagna shock anti stranieri della destra populista
Nel 2010 quattro bellissime donne fanno il bagno insieme, tenendosi per mano. Sono nude nel lago di Zurigo. 20 anni dopo al loro posto ci sono donne coperte dal velo islamico, che fumano, mentre le acque del lago si sono imputridite. In questo modo la sezione circondariale della SVP di Wohlen –Anglikon, Canton Argovia, invita i sostenitori al sì nell’iniziativa popolare che mira all’espulsione degli stranieri colpevoli di gravi reati. La presentazione in Power Point che contiene le immagini shock è stata caricata alcuni giorni fa sul sito della SVP argoviese, dopo che un sostenitore aveva inviato il PPT all’indirizzo mail della formazione politica. Il partito popolare svizzero, chiamato UDC nella parte italiana della Confederazione elvetica, non è nuovo a queste provocazioni. La formazione guidata dal miliardario Christoph Blocher da tempo scatena campagne populiste contro gli immigrati, gli asilanti – i nostri clandestini – e tutti coloro che minacciano l’integrità della Svizzera tradizionale, Unione Europea ed Onu incluse.
INDIGNAZIONE AL CONSIGLIO – La presentazione ha scosso la comunità di Wohlen, tanto che il consiglio comunale di due giorni fa è stato aperto da una dichiarazione del presidente dell’assise, il socialista Arsene Perroud, che ha definito la campagna della SVP “sessista, piena di disprezzo per le donne, violenta e diffamatoria”. Il presidente del partito popolare svizzero di Wohlen, Jean-Pierre Gallati, prende le distanze dalle dichiarazioni di Perroud, affidando agli elettori il giudizio sul carattere della presentazione. “ Se la pubblicità è razzista, ogni elettore dovrebbe essere libero di valutarla. Il presidente del consiglio comunale non avrebbe dovuto abusare del suo ruolo per attaccare l’iniziativa del nostro partito, un atteggiamento irrispettoso delle regole istituzionali”. Secondo un altro membro dell’esecutivo cittadino della Svp, Peter Tanner, la presentazione voleva solo rimarcare i rischi potenziali del multiculturalismo, come se ad un bambino di 10 anni venisse insegnato che tra 20 anni ci sarà solo l’amore tra coppie dello stesso sesso.
fonte:
www.giornalettismo.com
