Bèla Kun |
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| CITAZIONE Fatto sta che sia io che voi dobbiamo fare i conti con la realtà. In questa realtà si collocano il libero mercato (quello che gli anarchici come me vorrebbero sperimentare in una nuova versione) ed il comunismo (che laddove si è espresso storicamente ha prodotto disastri). Chiediamo entrambi una riedizione di modelli già esistenti e che hanno già dimostrato di essere incapaci di produrre quel cambiamento da noi tanto agognato. Ora voi potreste obiettare che lo stalinismo ha tradito la rivoluzione e che voi vorreste creare qualcosa di nuovo. Fatto sta che l'economia di piano che si ripropone, gira e rigira, è sempre quella. Credo che questo sia nella consapevolezza di molti che preferiscono, come affermi, mantenere le proprie concezioni anzichè fare quella che potrebbero percepire come una esperienza fallimentare destinata a trasformare, qualora riuscisse a tradursi in realtà, un sogno in un incubo. è proprio dai conti che facciamo con questa realtà che deriva la nostra azione politica. Nessuna società ad oggi è mai stata comunista. Non essendoci mai stata (una società comunista) è chiaro che la dimostrazione del fallimento del "comunismo" è da addurre esclusivamente ai paesi del socialismo reale etc. Qui l'ideologia borghese va di pari passo con quello che affermano e rivendicano (pochi per la verità) i nostalgici del falso socialismo. Quindi? Siccome la storiagrofia borghese ci indica il 1989 come il crollo del comunismo, la fine di un utopia, di una dittatura, di un regime etc noi dovremo seguirla proponendo qualcosa di nuovo, riservandosi magari di preservare "parte" dei "vecchi" contenuti? dovremo cercare nomi nuovi perchè i falsi comunisti ne hanno abusato per quasi un secolo? e lo stanno ancora facendo? il nuovismo per come lo intendo io ha molto di che spartire con la concezione borghese di democrazia: modificando programmi, obbiettivi, idee, e anche ideali si cerca di esser più gradevoli alle masse nella perenne corsa alla conquista della "maggioranza". Di comunismo non se ne parla più? allora rivediamolo, basta poco che ce vo? se parli di rivoluzione la gente scappa? quindi? qui sta secondo me lo spartiacque più importante. Le masse non hanno una coscienza propria, e la maggiorqnza delle persone "di sinistra" ha nella testa le idee che gli propinano da quando sono piccoli. Lo stesso livello teorico della base più politicizzata è molto basso. Eè per questo che le loro percezioni sono in balia delle 1001 correnti dell'ideologia borghese... Con l'ideale rivoluzionario si può anche non far niente di "concreto", ma senza non si è e non si farà niente di comunista.
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