Forum Comunista Internazionalista

La crisi dei partiti pseudocomunisti e la sinistra comunista

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falco80
view post Posted on 11/9/2009, 20:18




A vostro avviso la sinistra comunista sta riuscendo a trarre vantaggio dalla perdita di consensi e di credibilità che i vari partiti stalinisti e trotskisty stanno affrontando in questo periodo ?.
 
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Bèla Kun
view post Posted on 11/9/2009, 20:57




la crisi dei partiti della sinistra è legata a doppiofilo con quello che accade al capitalismo italiano. I partiti della sinistra sono e sono stati storicamente sostegni del capitale. La perdita di consensi non è riconducibile, solo ad un indebolimento della loro credibilità anche se questo fattore ha un suo peso, e spesso qualcuno lo sorvola facilmente, credendo che un inversione di rotta e una sterzata a sinistra cancellino le schifezze che ha fatto questa lungo i decenni scorsi (se si va troppo in là prevale l'amarcord...), anche se la mente dell'elettore è in genere labile. non so quanto tutto questo possa dare un vantaggio diretto alla sinistra comunista visto che essa è collocata fuori da qualsiasi legame istituzionale, non si è mai venduta a nessuno, non ha mai rinnegato i suoi principi e ha sempre lottato contro l'opportunismo anche quando questo era molto forte. Sono due modi agli antipodi di fare politica. Da una parte si formano militanti per prendere voti, dall'altra si formano militanti per fargli prendere scelte di vita, per la rivoluzione.
Può essere che la base meno atrofizzata nelle logiche di partito possa prendere un'altra via..(io stesso conosco molti ragazzi in gamba che pure frequentano partiti della sinistra)
Dipende purtroppo anche dalle forze che sono in campo..
 
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falco80
view post Posted on 11/9/2009, 23:03




Ok Belà. Ma stai notando se alcuni giovani e non si dimostrano, non dico interessati a militare nelle vostre fila, ma almeno più dialoganti rispetto al passato ?.
 
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cucchiaroni82
view post Posted on 12/9/2009, 02:19




io ho notato una disillusione dalla politica ma molto sui generis, ragione alcuni te la danno ma le concezioni sono dure da cambiare piuttosto è più facile che mollino tutto
 
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falco80
view post Posted on 12/9/2009, 07:09




CITAZIONE (cucchiaroni82 @ 12/9/2009, 03:19)
io ho notato una disillusione dalla politica ma molto sui generis, ragione alcuni te la danno ma le concezioni sono dure da cambiare piuttosto è più facile che mollino tutto

Parlo a titolo personale. Credo sia facile esprimersi a favore di questo o quel progetto di società (mai sperimentato storicamente) sostenendo che è migliore di quelli fino ad oggi conosciuti. Io potrei credere che la società ideale in cui vivere è quella che si ispira ai principi del libertarianism e del mutualismo anarchico. Altri, come voi, potrebbero sviluppare ragionamenti volti a dimostrare la superiorità del modello di società che hanno in mente. Fatto sta che sia io che voi dobbiamo fare i conti con la realtà. In questa realtà si collocano il libero mercato (quello che gli anarchici come me vorrebbero sperimentare in una nuova versione) ed il comunismo (che laddove si è espresso storicamente ha prodotto disastri). Chiediamo entrambi una riedizione di modelli già esistenti e che hanno già dimostrato di essere incapaci di produrre quel cambiamento da noi tanto agognato. Ora voi potreste obiettare che lo stalinismo ha tradito la rivoluzione e che voi vorreste creare qualcosa di nuovo. Fatto sta che l'economia di piano che si ripropone, gira e rigira, è sempre quella. Credo che questo sia nella consapevolezza di molti che preferiscono, come affermi, mantenere le proprie concezioni anzichè fare quella che potrebbero percepire come una esperienza fallimentare destinata a trasformare, qualora riuscisse a tradursi in realtà, un sogno in un incubo.
 
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MA07
view post Posted on 12/9/2009, 09:28




Io nel mio piccolo, ho visto che molti compagni fra le fila degli opportunisti cominciano ad interessarsi e a guardarsi intorno. E qualcuno, ma stiamo parlando ovviamente di piccoli numeri, si è unito a noi, appena ha cominciato a conoscersi. Il punto è che questi "compagni" non ci conoscono.
 
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Il Quarto Stato
view post Posted on 13/9/2009, 12:49




Il punto è che non c'è l'organizzazione della classe operaia, altrimenti ti faccio vedere in quanti ci conoscerebbero.
 
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falco80
view post Posted on 13/9/2009, 12:56




CITAZIONE (Il Quarto Stato @ 13/9/2009, 13:49)
Il punto è che non c'è l'organizzazione della classe operaia, altrimenti ti faccio vedere in quanti ci conoscerebbero.

Lotta comunista, con tutti i suoi limiti, è conosciuta.
 
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Bèla Kun
view post Posted on 13/9/2009, 13:32




CITAZIONE
Fatto sta che sia io che voi dobbiamo fare i conti con la realtà. In questa realtà si collocano il libero mercato (quello che gli anarchici come me vorrebbero sperimentare in una nuova versione) ed il comunismo (che laddove si è espresso storicamente ha prodotto disastri). Chiediamo entrambi una riedizione di modelli già esistenti e che hanno già dimostrato di essere incapaci di produrre quel cambiamento da noi tanto agognato. Ora voi potreste obiettare che lo stalinismo ha tradito la rivoluzione e che voi vorreste creare qualcosa di nuovo. Fatto sta che l'economia di piano che si ripropone, gira e rigira, è sempre quella. Credo che questo sia nella consapevolezza di molti che preferiscono, come affermi, mantenere le proprie concezioni anzichè fare quella che potrebbero percepire come una esperienza fallimentare destinata a trasformare, qualora riuscisse a tradursi in realtà, un sogno in un incubo.

è proprio dai conti che facciamo con questa realtà che deriva la nostra azione politica. Nessuna società ad oggi è mai stata comunista. Non essendoci mai stata (una società comunista) è chiaro che la dimostrazione del fallimento del "comunismo" è da addurre esclusivamente ai paesi del socialismo reale etc. Qui l'ideologia borghese va di pari passo con quello che affermano e rivendicano (pochi per la verità) i nostalgici del falso socialismo. Quindi? Siccome la storiagrofia borghese ci indica il 1989 come il crollo del comunismo, la fine di un utopia, di una dittatura, di un regime etc noi dovremo seguirla proponendo qualcosa di nuovo, riservandosi magari di preservare "parte" dei "vecchi" contenuti? dovremo cercare nomi nuovi perchè i falsi comunisti ne hanno abusato per quasi un secolo? e lo stanno ancora facendo? il nuovismo per come lo intendo io ha molto di che spartire con la concezione borghese di democrazia: modificando programmi, obbiettivi, idee, e anche ideali si cerca di esser più gradevoli alle masse nella perenne corsa alla conquista della "maggioranza". Di comunismo non se ne parla più? allora rivediamolo, basta poco che ce vo? :D
se parli di rivoluzione la gente scappa? quindi? qui sta secondo me lo spartiacque più importante.
Le masse non hanno una coscienza propria, e la maggiorqnza delle persone "di sinistra" ha nella testa le idee che gli propinano da quando sono piccoli. Lo stesso livello teorico della base più politicizzata è molto basso. Eè per questo che le loro percezioni sono in balia delle 1001 correnti dell'ideologia borghese...
Con l'ideale rivoluzionario si può anche non far niente di "concreto", ma senza non si è e non si farà niente di comunista.
 
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Il Quarto Stato
view post Posted on 13/9/2009, 14:24




CITAZIONE (falco80 @ 13/9/2009, 13:56)
CITAZIONE (Il Quarto Stato @ 13/9/2009, 13:49)
Il punto è che non c'è l'organizzazione della classe operaia, altrimenti ti faccio vedere in quanti ci conoscerebbero.

Lotta comunista, con tutti i suoi limiti, è conosciuta.

ma quando mai!
 
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falco80
view post Posted on 13/9/2009, 14:29




CITAZIONE (Il Quarto Stato @ 13/9/2009, 15:24)
CITAZIONE (falco80 @ 13/9/2009, 13:56)
Lotta comunista, con tutti i suoi limiti, è conosciuta.

ma quando mai!

Beh...se i lottisti, nelle città in cui sono presenti, arrivano a fare vendita porta-a-porta delle loro riviste e libri è innegabile che siano più conosciuti.
 
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MA07
view post Posted on 14/9/2009, 17:48




I lottisti sono una azienda. Una azienda con molti dipendenti, e con un sistema di diffusione a dir poco capillare.
Purtroppo mi accodo ai compagni che dicono che l'organizzazione, se esiste, è sconosciuta (almeno per il momento!).
 
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falco80
view post Posted on 14/9/2009, 18:30




CITAZIONE (MA07 @ 14/9/2009, 18:48)
I lottisti sono una azienda. Una azienda con molti dipendenti, e con un sistema di diffusione a dir poco capillare.
Purtroppo mi accodo ai compagni che dicono che l'organizzazione, se esiste, è sconosciuta (almeno per il momento!).

Un azienda, aggiungo, che fa profitto grazie a chi lavora a titolo gratuito per essa.
E' però probabile che molti ragazzi dei collegamenti internazionalisti non avrebbero avuto modo di conoscere il vero comunismo se non avessero vissuto l'esperienza lottista.
 
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Bèla Kun
view post Posted on 15/9/2009, 21:44




ciao falco a cosa fai riferimento quando dici "collegamenti internazionalisti"?
lotta comunista se proprio dobbiamo parlarne, è conosciuta nelle maggiori città italiane molto. molto di più di qualsiasi gruppo che si dica internazionalista e comunista, questo è un fatto oggettivo..
 
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falco80
view post Posted on 15/9/2009, 22:36




CITAZIONE (Bèla Kun @ 15/9/2009, 22:44)
ciao falco a cosa fai riferimento quando dici "collegamenti internazionalisti"?
lotta comunista se proprio dobbiamo parlarne, è conosciuta nelle maggiori città italiane molto. molto di più di qualsiasi gruppo che si dica internazionalista e comunista, questo è un fatto oggettivo..

Ciao Belà. Che ricordi voi dei collegamenti internazionalisti venite da LC. Forse malgrado LC avete conosciuto il comunismo internazionalista.
 
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37 replies since 11/9/2009, 20:18   2556 views
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