Forum Comunista Internazionalista

Lettera di Stalin al compagno Ivanov, riguardante il socialismo in un solo paese

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Psychedelic_Alexi
view post Posted on 5/2/2009, 21:36 by: Psychedelic_Alexi




CITAZIONE
Ti capisco perchè sei un fanciullo, la comprensione (e giustificazione) però non è condivisione di simili infamie. Questi sono i classici discorsi di chi se fosse vissuto in URSS sarebbe stato il primo lacchè di qualsiasi potente di turno, ma nemmeno questo sarebbe un grosso problema, i saltafossi sono e saranno sempre in buona compagnia, come diceva un vecchio compagno: basta saperlo! Ora lo so e ognuno al proprio posto nella barricata, io sto da una parte (quella della repubblica dei soviet), tu dall'altra (quella dello stato oppressore di ogni dissenso): basta saperlo! Guarda siamo sinceri: io non ho bisogno di fare il difensore d'ufficio nè di Trotsky nè di Bucharin, si sono saputi difendere benissimo da soli per quello che hanno potuto e la loro opera vivrà nei secoli (come diceva il vecchio Engels all'orazione funebre per la morte del compagno); non ho neppure bisogno di difendere quei tanti compagni anonimi purgati dalla controrivoluzione borghese: hanno avuto talmente tanta dignità nel morire, che ogni parola non è degna della loro figura; il punto è che io difendo gli interessi di una classe ben precisa, tu quelli di una frazione della borghesia (spesso la più reazionaria) compradora, i nepmen impellicciati che hanno imperversato in lungo e in largo sotto quel regime: basta saperlo! Qualcuno dirà che il nemico sta da un'altra parte, stava nella grande borghesia russa (e delle altre nazionalità) in costituzione e ora nella grande borghesia proprietaria del grande capitale monopolistico finanziario transnazionale: ed è tutto vero, ma: basta saperlo! Ed i compagni questo lo sanno; l'insegnamento troppo poco ascoltato è stato invece quello di combattere l'aristocrazia operaia, il canagliume infiltrato nei partiti operai, la testa di ponte del nemico di classe. Buon lavoro, ad ognuno il suo.

Anch'io sta dalla parte della Repubblica dei Soviet e come tale mi oppongo ad ogni falsità borghese e a ogni critica "di sinistra" piccolo-borghese.
Dici: "stato oppressore di ogni dissenso" questo non fa che confermare che se pieno di propaganda borghese e filo-americana, involontariamente suppongo, ma lo sei, perchè purtroppo è quello che arriva a noi, avendo l'occidente momentaneamente "vinto".
"Stato oppressore di ogni dissenso", lo dicono tutti gli anticomunisti per riferisi al comunismo, ma dall'alto della loro analisi marxista c'è da crederci. Forse ci si dimentica che la rivoluzione "è un atto autoritario" e "non è un pranzo di galà", però su una cosa ti do ragione, era uno stato oppressore, oppressore della borghesia e di tutti i suoi lacchè travestiti, in buona o mala fede, di rosso. La classe dei nepmen fece la fine della classe dei kulaki, vennero "eliminati come classe". Quindi c'è poco da fantasticare e da inventarsi. Ne ho letto qualcuno di questi opuscoletti troscoidi-bordighisti, ma a quanto pare s'appigliano alle stesse cose.
Inoltre non si tiene mai conto che l'URSS è stata la prima esperienza di socialismo (chiamatelo come vi pare) e come tale non si può pretendere la sua perfezione, anche perchè lo stesso socialismo non è perfetto, poichè ci sono sempre elementi capitalisti.
Però ovviamente tocca sorbirci i giudizi dei dogmatici, che pretendono di avere la ragione in pugno e che pensano che il socialismo debba essere fatto con lo stampino.
Se non faccio miei i giudizi di questi dogmatici idealisti, non è mia la colpa. Le divergenze ideologiche fra compagni sono soprattutto dal punto di vista storico, ma non condivido assolutamente questo "distruggere" e "sputare" questa storia, la storia del movimento comunista. Rinnegando queste esperienze, si torna alla fine dell'ottocente e agli inizi del novecento, significa cancellare il pezzo fondamentale della storia del movimento.
Inoltre c'è da dire che molte delle infamie su Stalin e sul comunismo, vennero da quell'opportunista di Kruschev, che guarda caso pose le basi per la stagnazione economica e burocratica dello stato sovietico, però di questo poco se ne parla. Quando veramente lo stato divenne burocratico, poichè il burocratismo non si combatteva più ma anzi lo si fomentava, ci sono solo vocine sparse che l'etichettano come il proseguo di una politica stalinista.
Siate ogni tanto onesti intellettualmente, ammettete che siete pieni di pregiudizi e propaganda borghese grazie anche ad esseri come Trotsky e Kruschev, anche involontariamente, e che ogni difesa dell'URSS di Lenin e soprattutto di Stalin vi pare una cosa abominevole perchè così vi hanno detto e quando vi dicono che in realtà era la borghesia al potere (come si fa a crederci poi!) voi vi sentite più sollevati perchè credete almeno che quei "crimini" non li hanno commessi i comunisti. Non mi riferisco affatto a te, ma per molti è così fidati.
Torno un attimo su un pezzo del precedente post: "Gli accusati sono senza alcun dubbio colpevoli, abbiamo tutti assistito al processo, siamo unanimi. Ma per il mondo esterno, al contrario, le descrizioni del processo hanno il carattere di una messinscena".
E' così! E' la prova delle monotone accuse che continuate a fare. Avete fatto proprie le accuse del mondo esterno, questo l'ha detto l'ambasciatore degli USA!

Ora sinceramente mi incomincio un pò a stufare, se sei convinto di ciò che dici non ci posso fare niente, ma non fare il grande che ha la verità in pugno e che non può far altro che compatire i più piccoli.
Tanti saluti.
 
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26 replies since 3/2/2009, 00:53   649 views
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