matteo.morganti |
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| Ti capisco perchè sei un fanciullo, la comprensione (e giustificazione) però non è condivisione di simili infamie. Questi sono i classici discorsi di chi se fosse vissuto in URSS sarebbe stato il primo lacchè di qualsiasi potente di turno, ma nemmeno questo sarebbe un grosso problema, i saltafossi sono e saranno sempre in buona compagnia, come diceva un vecchio compagno: basta saperlo! Ora lo so e ognuno al proprio posto nella barricata, io sto da una parte (quella della repubblica dei soviet), tu dall'altra (quella dello stato oppressore di ogni dissenso): basta saperlo! Guarda siamo sinceri: io non ho bisogno di fare il difensore d'ufficio nè di Trotsky nè di Bucharin, si sono saputi difendere benissimo da soli per quello che hanno potuto e la loro opera vivrà nei secoli (come diceva il vecchio Engels all'orazione funebre per la morte del compagno); non ho neppure bisogno di difendere quei tanti compagni anonimi purgati dalla controrivoluzione borghese: hanno avuto talmente tanta dignità nel morire, che ogni parola non è degna della loro figura; il punto è che io difendo gli interessi di una classe ben precisa, tu quelli di una frazione della borghesia (spesso la più reazionaria) compradora, i nepmen impellicciati che hanno imperversato in lungo e in largo sotto quel regime: basta saperlo! Qualcuno dirà che il nemico sta da un'altra parte, stava nella grande borghesia russa (e delle altre nazionalità) in costituzione e ora nella grande borghesia proprietaria del grande capitale monopolistico finanziario transnazionale: ed è tutto vero, ma: basta saperlo! Ed i compagni questo lo sanno; l'insegnamento troppo poco ascoltato è stato invece quello di combattere l'aristocrazia operaia, il canagliume infiltrato nei partiti operai, la testa di ponte del nemico di classe. Buon lavoro, ad ognuno il suo.
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