Forum Comunista Internazionalista

Brembio (Lodi): Scontri tra polizia e lavoratori

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Stato Underground
view post Posted on 2/1/2010, 16:14




della solidarietà gli operai se ne sbattono le palle a mio avviso.
Serve il Comitato Centrale Politico-Militare (l'Internazionale Comunista) che detta la linea da seguire per vincere queste lotte, ma poichè siamo immaturi (politicamente) ci mettiamo a fare il centro sociale, il circolo culturale, il movimentino antifa, il no tav, senza capire un cazzo. Senza aver capito che questa è una guerra, no patate, no carciofi, no concerti ska, ma guerra per la sopravvivenza, per il potere e, la borghesia, mentre noi facciamo stronzate, studia a tavolino come metterci in carcere, come metterlo nel culo agli operai e soddisfare la loro sete di profitti.
Che dire, noi comunisti di inizio millennio abbiamo tantissimo da imparare, prima come uomini (cresciamo senza molti valori) e poi come comunisti.
 
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YoungRevolutionary
view post Posted on 2/1/2010, 16:28




CITAZIONE (Stato Underground @ 2/1/2010, 16:14)
della solidarietà gli operai se ne sbattono le palle a mio avviso.

su questo non avevo dubbi.

compagno premesso che non facciamo parte di nessun partito e tra gli utenti di sto forum gli unici sono ma07 e altri che non ricordo ma che non ci sono mai che fanno parte di un partito (pc.int) e che non abbiamo sopra di noi apparati o dirigenti che ci dicono cosa dobbiamo fare e dove andare in bagno nn c'entriamo nulla coi cs, circoli culturali, il peggio del movimentismo antifa che si muove solo quando c'è appunto da fare antifa sennò va tutto bene, no tav, eccetera! lo dico perchè se no mi girano, saranno stronzate ma quello k facciamo è quello che possiamo fare adesso con le nostre forze e con la realtà delle nostre città so benissimo che ho tanta strada da fare prima di essere un militante serio e comunista ma porco dio occhei che bisogna sempre essere realisti ma neanche sempre spararci sulle palle su quanto siamo messi male, quanto siamo coglioni e così via belin
 
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Stato Underground
view post Posted on 2/1/2010, 17:02




si bisogna dirlo invece, perchè piuttosto che fa cazzate, pensiamo seriamente a fare politica e iniziamo a fare il percorso di confronto nazionale (almeno) per ricostruire il partito. Diversamente perdiamo solo il tempo.
 
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cucchiaroni82
view post Posted on 2/1/2010, 17:35




SPOILER (click to view)
kun mi ha parlato di questo. il confronto possiamo anche a farlo ma da come la vedo c'è il rischio di perdere tanto tempo a confrontarsi e discutere (inutilmente) con le solite organizzazioni e situazioni le slite facce i soliti discorsi, i soliti confronti con chi in realtà cercherà sempre di portare acqua al suo mulino un confronto tra noi si può fare e sarebbe interessante, e comunque non dico che non si deve invitare o lanciare un appello anche ad altre realtà. Io sono convinto però che non è che se si uniscono delle forze anche con un progetto comune alla fine si è fatto il partito. Saremo solo l'ennesimo partito e di questo i lavoratori e la classe se ne sbatterebbe altamente.


Comunicato dello slai cobas:

Comunicato stampa

Gravi violenze delle forze “dell’ordine” contro i lavoratori di una cooperativa della FIEGE BORRUSO di Brembio in lotta per la difesa del
posto di lavoro.
Il 30 dicembre, dopo l’interruzione della trattativa sindacale per mantenere in azienda tutti i 68 lavoratori per il cambio d’appalto con una nuova cooperativa subentrante, verso le ore 13 i lavoratori, per protesta contro la direzione della Fiege Borruso che non si era presentata all’incontro, sono scesi in sciopero. Su 68 dipendenti della cooperativa 35 sono scesi in sciopero la cui maggioranza iscritti al SLAI Cobas. Sono usciti nel piazzale davanti all’entrata, hanno bloccato i camion in entrata e in uscita.
Prima i dirigenti della nuova cooperativa che subentra (UCSA) e poi la polizia e i carabinieri, insieme a funzionari della Digos, hanno minacciato i lavoratori dicendo che se scioperavano gli avrebbero tolto il permesso di soggiorno, identificando tutti i presenti.
Nonostante le minacce tutti i 35 lavoratori, insieme al coordinatore di Cremona dello Slai Cobas accorso sul posto chiamato dai lavoratori, sono rimasti seduti sul piazzale. A quel punto le forze “dell’Ordine” con una violenza inaudita, hanno cercato di trascinare via i lavoratori bastonandoli malgrado una resistenza passiva. Il risultato di tale violenza è stato: 7 lavoratori, tra cui due donne, feriti di cui 4 (1 donna e 3 uomini) portati al pronto soccorso.
Verso le ore 18, visto che gli operai non desistevano, le forze “dell’ordine” si ritiravano nella fabbrica e messisi caschi e scudi hanno di nuovo caricato i manifestanti manganellandoli e ammanettando ai cancelli 2 operaie. Di seguito hanno caricato in auto e arrestato Fulvio il compagno dello Slai Cobas e l’operaio albanese Miri colpevole di aver coperto con il suo corpo la sorella che veniva colpita mentre era per terra.
La polizia pensava che i manifestanti si disperdessero desistendo dall’iniziativa di sciopero, ma al contrario questi sostenuti dai militanti (Slai Cobas, Spazio Popolare la Forgia di Crema, Work, Comitato Antirazzista di Milano, Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio di Sesto San Giovanni) accorsi alla notizia del pestaggio, alle ore 21 si sono recati in questura a Lodi per protestare contro questa vile aggressione e chiedere il rilascio dei 2 compagni arrestati. Alla notizia che i due compagni sarebbero stati processati per direttissima l’indomani si sono dati appuntamento il 31 mattino alle ore 6.00 davanti alla Fiege Borruso di Brembio. Lo sciopero e il blocco dei camion ha continuato tutta la mattina grazie alla presenza dei lavoratori e alla partecipazione esterna che via, via si è rafforzata (alle ore 10 con una folta presenza del CS Vittoria di Milano), mentre un gruppo di compagni si recava in tribunale a sostegno degli arrestati.
La mobilitazione ha consentito, per ora la scarcerazione dei due compagni e la riapertura della trattativa con la presenza anche di una delegazione dello Slai Cobas. Il risultato della trattativa, se da una parte ha permesso di portare le ore lavorative a 40 ore settimanali per chi resta nel sito, ha però confermato che 18 lavoratori dovranno spostarsi in altri siti (distanza 50Km) per lasciare entrare alla Fiege Borruso altrettanti lavoratori che si porterà la cooperativa UCSA (che nel sito si presenterà con una nuova denominazione la coop Delfinia) per 8 lavoratori invece non si sa che fine faranno. Questo nuovo accordo siglato dalla trimurti sindacale CGIL, CISL e UIL e padroni è illegale
(vedi nota), perché è contrario al fatto che la cooperativa subentrante deve assumere i 68 lavoratori presenti nel sito e mantenerli su quel sito alle stesse condizioni normative e salariali. Questo accordo, che ripetiamo è illegale, è stato raggiunto grazie anche alle prese di posizioni della delegazione presente della prefettura che non ha mai fatto osservare ciò che la legge e i contratti impongono a chi subentra nell’appalto.

ANCORA UNA VOLTA POLIZIA, CARABINIERI E PREFETTURA SI SONO SCHIERATI CONTRO I LAVORATORI CHE LOTTANO PER LA DIFESA DEL POSTO
DI LAVORO, A DIFESA DEL CAPITALE E DEL PROFITTO.
ANCORA UNA VOLTA L’UNITà E LA SOLIDARIETà DI CLASSE HA DIMOSTRATO DI ESSERE L’UNICA IN GRADO DI CONTRASTARE CON DECISIONE LA SETE DI PROFITTO E INGORDIGIA DEI PADRONI.
La lotta perciò continuerà fino a che tutti lavoratori saranno assunti nel sito di Brembio della Fiege Borruso nel rispetto di tutte le garanzie
contrattuali e normative.

Milano, 1 gennaio 2010.
per SLAI COBAS
Aldo Milani e Fulvio Di Giorgio

Nota
Dall'accordo sottoscritto il 30 aprile 2008 CCNL trasporto merci si legge:
art.37.cessione, trasformazione e cessazione dell'azienda
1) La cessione e la trasformazione dell'azienda in qualsiasi modo non risolve di per sè il contratto di lavoro
ed il personale conserva i suoi diritti nei confronti del nuovo titolare, salvo la facoltà di ciascun dipendente di
chiedere la liquidazione del trattamento di fine rapporto e di iniziare ex novo un altro rapporto di lavoro.
2) Per accordo sindacale con le Organizzazioni territoriali delle parti stipulanti può essere convenuta la
risoluzione del rapporto di lavoro e la conseguente liquidazione.
3) Devono comunque essere rispettate le procedure previste dall'art.47 della legge 29.12.1990, n.428 ( legge
comunitaria '90 ) e successive modifiche.
4) Nei casi in cui, in applicazione dell'art.47 della legge n.428/90, il trasferimento di azienda riguardi più di 60
dipendenti, il termine di 25 giorni previsto dallo stesso art.47 è portato a 40 giorni.

art. 42 bis- Cambi di appalto
1) In caso di cambio di gestione nell'appalto l'azienda appaltante darà comunicazione alle OO.SS competenti
di tale operazione con un preavviso di almeno 15 giorni.
2)Su richiesta delle OO.SS competenti l'azienda appaltante, informerà in uno specifico incontro sulle
problematiche relative al subentro, con particolare riferimento a questioni di organizzazione del lavoro e
sicurezza e all'applicazione da parte della gestione subentrante del CCNL sottoscritto da organizzazioni
sindacali aderenti alle confederazioni sindacali aderenti alle confederazioni maggiormente rappresentative.
3)L'azienda appaltante farà includere nel contratto di appalto con l'impresa subentrante
l'impegno di questa, nel rispetto dell'autonomia imprenditoriale, a parità di condizioni di
appalto ed a fronte di obiettive necessità operative e produttive dell'impresa subentrante, a
dare preferenza, a parità di condizioni, ai lavoratori della gestione uscente.
 
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Private Krankenversicherung
view post Posted on 29/10/2010, 18:04




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- Lucas
 
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19 replies since 31/12/2009, 01:07   424 views
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