Forum Comunista Internazionalista

Antonio Gramsci, 1891-1937

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leo nucleo s.
view post Posted on 20/9/2008, 11:54




vabbè io per la religione sono proprio nicchiano
 
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MA07
view post Posted on 21/9/2008, 11:50




Compagni,
però invece di ripetere quello che avete nella zucca, provate ad ampliare il raggio delle conoscenze a disposizione, e criticatemi il testo che vi ho consigliato, che vi dimostra facilmente i limiti del gramscismo, e il suo carattere prevalentemente ideologico.
 
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leo nucleo s.
view post Posted on 21/9/2008, 15:16




per ora posso dirti che criticano il fatto che gramsci afferma che oltre alle cause principali derivanti dalla struttura, per scatenare il concetto rivoluzinario in un uomo devono combinarsi con i presupposti della fare anche le passioni e la mente che ti porta a scegliere la rivoluzione.
1 in questo già smonta la tesi di croce che diceva"nel marxismo l'uomo è una palla da bigliardo che segue il meccanismo economico della società
2 riprende marx nelle sue affermazioni che un uomo ridotto in fin di vita e che non ha il pane sotto i denti può affrontare la situazione in due modi,o lasciarsi morire oppure combattere contro i padroni
daltra parte se non fosse così non ci sarebbe bisogno di comunisti,la rivoluzione dei proletari verrebbe da se ad ogni crisi economica del capitale.
 
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leo nucleo s.
view post Posted on 21/9/2008, 15:42




poi qui in fondo si batte su una frase in cui gramsci attribuirebbe l'invenzione del concetto di egemonia a croce.cosa mai letta davvero che verificherò.
e alla fine del secondo capitolo si esalta stranamente bordiga e si critica il fatto che gramsci abbia preso spunto dal principe di machiavelli, per dimostrare il funzionamento dello stato a lui contemporaneo,io avrei preso anche da hobbes fossi stato in lui. "lo stato in un mondo di merde(detta alla plauto homo homoni lupus) deve essere il più merda e il più lupo,ha tutti i diritti e il solo dovere di fare per il popolo,domina i singoli riducendo il diritto naturale,questo avviene perchè gli uomini glielo permettono delegandolo",ora,la cosa può non piacerci ma è un'analisi azzeccata del concetto di stato in epoca borghese e non solo dunque se uno la riprende per dire QUI FUNZIONA COSì non vuol dire che sia un suo seguace.
così gramsci con machiavelli, dice"SE IL FINE GIUSTIFICA I MEZZI E IL PRINCIPE HA TUTTI I DIRITTI E NESSUN DOVERE SE NON IL BENE DEL PROPRIO POPOLO,IL PROLETARIATO DEVE ESSERE IL PRINCIPE."


POI IL RESTO LO GUARDO CON CALMA
 
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bixio_cv
view post Posted on 22/9/2008, 16:00




TRovo gramsci geniale nel suo concetto di egemonia.
Ma come altri non lo sposo completamente.
 
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MA07
view post Posted on 1/12/2008, 14:18




Leonardo leggiti questo testo di Gramsci: Il materialismo storico e la filosofia di Benedetto Croce.
 
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Gian_Maria
view post Posted on 1/12/2008, 18:51




CITAZIONE (bixio_cv @ 22/9/2008, 16:00)
TRovo gramsci geniale nel suo concetto di egemonia.

Io invece lo trovo antisocialista.
 
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<Zapata>
view post Posted on 1/12/2008, 21:35




CITAZIONE
Io invece lo trovo antisocialista.

Addirittura? Io credo che la vostra avversione nei confronti del compagno Gramsci (non ci scordiamo che è stato in galera per 20 anni perchè era comunista, Gian Maria quindi "pesiamole" le parole) viene dal mancato appoggio ad Amadeo Bordiga circa l'uscita dal PCI contro lo stalinismo e il Togliattismo.
Antonio Gramsci, pur non essendo completamente materialista, è stato un grande comunista e forse solo con lui c'è stato in Italia un Partito Comunista.
 
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MA07
view post Posted on 5/12/2008, 11:25




E' antisocialista perché non era scientifico, perché rinnegava il materialismo storico (che non è solo una teoria ma la teoria della rivoluzione comunista), perché è un consiliarista (e non ha mai compreso fino in fondo la funzione del partito)..., perché non vedeva nell'evento rivoluzionario, nella conquista del potere politico una premessa per il socialismo, e ha teorizzato il progressività del socialismo, perché era democratico.... posso andare all'infinito!
 
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<Zapata>
view post Posted on 5/12/2008, 12:16




Compagno esageri.
Antonio Gramsci non era completamente materialista, ma lo stesso Bordiga aveva grossa stima di lui e lo considerava un buon compagno. Da quì ad affermare che era antisocialista, mi sembra esagerato.
Siete più intransigenti dello stesso compagno Bordiga, senza offesa.
 
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MA07
view post Posted on 8/12/2008, 19:49




Lo considerava un buon compagno? sei proprio sicuro??
 
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Gian_Maria
view post Posted on 8/12/2008, 20:38




CITAZIONE (<Zapata> @ 1/12/2008, 21:35)
Io credo che la vostra avversione nei confronti del compagno Gramsci (...) viene dal mancato appoggio ad Amadeo Bordiga circa l'uscita dal PCI contro lo stalinismo e il Togliattismo.

No, viene dalla nostra avversione nei confronti del leninismo in tutte le sue varie versioni.
 
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raes
view post Posted on 9/12/2008, 11:16




cera una forte stima personale fra gramsci e bordiga, nonostante l' avversione politica
 
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nostalgico
view post Posted on 9/12/2008, 12:17




Credo di poter confermare quanto scritto da Raes e, in precedenza, da Bela Kun.

Al congresso clandestino di Lione (1926), quindi prima dell’affermazione dello stalinismo, la mozione di Gramsci ebbe il 90,2% (o 90,8%) se non ricordo. Solo il restante andò a Bordiga, che si opponeva alla “bolscevizzazione”.
I contrasti fra il dirigente napoletano e la III Internazionale erano emersi chiaramente. A parte le critiche di Lenin in “L’estremismo”, non occorre qui ricordare come vi fossero stati “scontri”duri fra Lenin e Bordiga già al congresso del 1920.
http://www.quinterna.org/archivio/1911_192...amentarismo.htm
http://www.quinterna.org/archivio/inerenti..._parlamento.htm
http://www.quinterna.org/archivio/1911_192...ordigalenin.htm

Comunque, poco dopo il congresso di Lione, entrambi furono arrestati e confinati ad Ustica. I rapporti personali rimasero molto buoni. Insieme ad altri, organizzarono corsi di studio per confinati.
In quanto ingegnere, Bordiga si occupava fra l’altro delle discipline scientifiche.
Quando Gramsci venne trasferito al carcere di Turi, rimasero comunque in corrispondenza, per questioni di libri da spedire, eccetera.
Vi sono almeno cinque lettere risalenti a quel tempo(io le ho trovate sul vecchio libro su Gramsci che l’Unità pubblicò verso il 1987 ) di Bordiga a Gramsci, che mostrano comunque cordialità e stima reciproca fra i due. Non credo che si considerassero “traditori” l’uno con l’altro.

Mi pare però francamente esagerato quanto leggo qui
http://it.wikipedia.org/wiki/Amadeo_Bordiga
al paragrafo “Il rapporto con Gramsci”.
Non conosco Gramsci tanto bene da darne un giudizio definitivo, ma descriverlo come un bravo ragazzo un po’lento a maturare, cui Bordiga, con affetto paterno, cercasse pazientemente di far capire cosa fosse il marxismo mi pare un po’caricaturale.

Certo in Gramsci vi era un approccio antidogmatico e non “ortodosso” e questo io non posso non considerarlo un pregio…
A mio avviso, Gramsci era soprattutto un intellettuale (nel senso migliore del termine), pertanto non poteva non avere un’onesta apertura nella riflessione e nello studio, anche a costo di “saltare steccati”.
Del resto, il pragmatismo e, talvolta, la spregiudicatezza sono doti che ogni politico, riformista o rivoluzionario che sia, dovrebbe avere. Lenin direi che ne sia stato un paradigma.

Naturalmente, questa è solo una mia riflessione (da modestissimo conoscitore) su Gramsci. Non vuole esservi alcuna critica implicita agli altri partecipanti alla discussione. Se mai avrò tempo di leggere meglio alcuni testi,magari aggiungerò qualcosa nel merito delle posizioni gramsciane.
 
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35 replies since 9/9/2008, 12:25   548 views
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