Forum Comunista Internazionalista

Posts written by wallunchoi

view post Posted: 29/6/2016, 07:33 Brexit, il risiko della crisi borghese - Notizie dalla crisi
Un'ulteriore conferma dell'impotenza della classe borghese di stare al passo con la crescita delle forze produttive e del superamento dell'economia capitalistica privata.
Nonostante cartelli, trust, monopoli, interventi di stato, il tutto facente parte delle insanabili contraddizioni di questo sistema, basato sullo sfruttamento del lavoro salariato e sulla proprietà privata di strumenti di produzione e prodotti derivati, la borghesia è nell'impossibilità di mantenere alleanze durature nel tempo, da tanto è combattuta dal principio della proprietà privata.
Forzatamente si è organizzata negli stati nazionali, senza però riuscire a controllare la produzione sia su vasta come sulla micro scala.
Là dove l'ha fatto è solo perché vi è stata costretta dalle esigenze di mercato.
Allo stesso modo le alleanze che intreccia a livello internazionale sono sempre più labili e contorte, entrando in conflitto con gli interessi contrastanti presenti nell'ambito dei singoli stati, tra import ed export, ma anche tra settori merceologici differenti.
Gli interessi delle multinazionali ha già spinto l'azione al di sopra degli interessi delle singole nazioni; solo una produzione socialista può sbloccare questa situazione e dar luogo al superamento di questa crisi sociale che non ha altra via di incrementare conflitti e guerre sempre più disastrose sotto il dominio del potere borghese.
La soluzione può essere offerta solo dal proletariato organizzato in partito comunista rivoluzionario centralizzato a livello internazionale, che sappia trasformare l'inevitabile guerra imperialista, sempre più in lievitazione, in guerra di classe.
La sola classe in grado di abbattere il sistema mercantilistico basato sul lavoro salariato e di costruire una società non più divisa in classi.
view post Posted: 17/3/2016, 08:38 L'uccisione di Giulio Reggeni: torbido caso - Internazionale
Concordo è un tipico segnale come di quel tale suicidatosi con un colpo in testa trovato con la pistola nella cintola a cane armato, come dire "hai visto? E' chiaro che sono stato io, ma non hai prove".
lo stesso vale per la buffonata dei marò in India, vi è solo da sperare che i giovani si allertino dopo questi episodi, per ragioni di studio, ma anche di lavoro, meglio stare MOLTO alla larga da certi ambienti, come non pensare ai tre giorni del Condor?
view post Posted: 16/3/2016, 11:06 Per i "principianti": Libri marxisti consigliati - Marxismo
direi che su hegel è sufficiente ciò che trovi su wikipedia, vi è già molto da leggere in Marx Engels e Lenin.
view post Posted: 8/3/2016, 00:35 Foibe - Storia
vorrei segnalare un documento, abbastanza obiettivo, sulle foibe reperito in rete:
www.sinistracomunistainternaz.it/images/Foibe.pdf
view post Posted: 7/3/2016, 10:14 Amadeo Bordiga - Personaggi
Non so perchè anche se sono iscritto non mi vengono fatte sempre le notifiche, la precedente l'ho ricevuta, quest'ultima di GCom no....
view post Posted: 6/3/2016, 17:17 Amadeo Bordiga - Personaggi
CITAZIONE (GCom @ 4/3/2016, 20:52) 
Quindi criticare Gramsci non ha valore politico, ma sarebbe un attacco personale?
.........................
Trovo questo passaggio preso in prestito dal buon Isaia calzi alla perfezione, presupposto "l'invidia".

G COM ho scorso il post ma non ho trovato la citazione (omessa nel quote)
Comunque se ti riferisci a: "Quindi criticare Gramsci non ha valore politico, ma sarebbe un attacco personale?" a titolo di opinione o commento in Base a ciò che ho scritto:
...perdere tempo a scrivere libri di critica personale nei confronti di alcun compagno, Gramsci in primis,
Vorrei specificare che non è tanto la persona che va criticata, quanto le posizioni di cui si fa portavoce, questo distingue la critica marxista dialettica da quella borghese, dove è l'indivduo o il grand'uomo a fare la storia.
L'esempio più eclatante è Mussolini, condivisibile ed acclamabile quando all'evento regicidio Bresci dichiarava che il rischio dei monarchi era quello di farsi sparare come quello dei muratori cadere dalle impalcature, come le posizioni rivoluzionarie e anticoloniali sostenute contro la guerra in Libia, un po' meno coerente e chiaro quando dichiarava che entrare in guerra contro la Francia era come pugnalare un fratello alle spalle, mentre contro gli imperi centrali era doveroso per evitare un ritorno all'economia medioevale, poi fu lui ad aggredire la Francia una manciata di anni dopo con un cinismo degno di un maramaldo.
nessun individuo è in grado di fare la storia, uomo piccolo o grande che sia, se non ha i consenso di una corte. Quando Mussolini, direttore della sezione di Milano, oltre che dell'Avanti, so dichioarò interventista, fu la sezione, la base, ad espellerlo immediatamente dal partito. Questo un esempio storico che spezza una lancia favore dell'organicità del partito.
In ogni caso sarebbe molto interessante aprire un dibattito su come le responsabilità dei singoli influiscano sull'andamento degli eventi, l'esitazione di Rosa e Karl fecero perdere il treno della rivoluzione in Germania, la sinistra astensionista italiana aspettò troppo prima di dissociarsi dai riformisti e costituirsi in partito comunista, Gramsci fin dall'inizio non era un marxista, tutta la vecchia Guardia inizialmente cadette nell'inganno di creare il socialismo in Russia.
Zinoviev e Kamenev poi ne hanno combinate di ben più gravi di malefatte, eppure non sono stati processati.
Quindi lasciamo i processi personali ai borghesi e alla loro rappresentazione di sinistra che si identifica nello stalinismo, il metodo di analisi marxista è di spessore ben più elevato, diversamente non sarebbe rivoluzionario.
Lenin nel proprio testamento sconsigliò di affidare la segreteria a Stalin, non disse di eliminarlo fisicamente in quanto pericoloso per la rivoluzione.
Anche se avesse dato quest'ordine o che Trotzki si fosse appoggiato all'armata Rossa, che lui aveva costruito, la controrivoluzione non si sarebbe potuta fermare.
La Comune di Parigi perse anche per una serie di gravi errori, fu l'analisi di questi errori che permise di realizzare l'ottobre rosso nel 17, è così che lavora il marxismo, con l'analisi di causa effetto e la correzione degli errori, che sono sempre inevitabili. Questo fa del marxismo una scienza in contrapposizione alla filosofia.
Non cadiamo nella miseria dell'ambizione e del giudizio personale che sono patrimonio della piccola borghesia!
view post Posted: 3/3/2016, 19:15 Per i "principianti": Libri marxisti consigliati - Marxismo
CITAZIONE (aspirantecomunista @ 16/5/2015, 17:20) 
Salve a tutti, oltre ai libri elencati ci sarebbe qualche lettura su Ernesto Che Guevara? Grazie a tutti

Non tutti quelli che si definiscono comunisti lo sono, che Guevara è stato uno di questi, era molto lontano dalle posizioni marxiste. Vi sono molti libri su di lui e che ha scritto anche lui, ma non so quanto valga la pena leggerli, tanto è voluminosa la latteratura marxista classica: K.marx,F. Engels; V.I. Lenin
Se sei aspirante comunista direi che il primo testo da leggere è Il Manifesto del Partito Comunista, con le prefazioni di Engels, ma senza badare ai commenti dei vari editori, lo trovi in rete, leggilo con la tua testa, a seguire direi Lenin nei testi già citati più sopra, che è stato il continuatore della politica rivoluzionaria, questo riconosciuto bene o male da tutti gli internazionalisti, dopo di lui....
Nei forum ti puoi sbizzarrire a valutare, sempre con la tua testa, le varie opinioni.
view post Posted: 3/3/2016, 17:59 Carissimi compagni, per offrire un giusto inizio teorico a compagni giovani, cosa consigliereste? U, - Marxismo
Ritengo che il capitale debba essere letto tutto o non letto è un lavoro organico che è stato aggiornato nel tempo, i libri vanno sempre letti per intero.

Per un principiante mi sembra comunque impegnativo

come inizio potrebbe andare anche questo:
1863 K.Marx Salario Prezzo Profitto
1968 La teoria marxista della moneta

In merito alla Russia, ritengo sia importante uno studio di come si siano svolti gli eventi, l'Ottobre Rosso è una pietra al collo solo per i borghesi e anche abbastanza fastidiosa,
Per i comunisti è la continuità di quella che fu la Comune di Parigi e il riscatto dal disastro che fu il riformismo, che sembra che a molti non abbia ancora insegnato nulla.
Sono lezioni storiche importanti, per il marxismo lo studio dialettico della storia è fondamentale.
Poi si può leggere anche Topolino, così si evita di sollevare problemi che non tutti sono disponibili a trattare per non mettersi troppo in discussione.
view post Posted: 29/2/2016, 10:46 Amadeo Bordiga - Personaggi
CITAZIONE (Motteler @ 9/9/2008, 21:22) 
Quella rigida divisione fra "partito storico" e "partito formale", invece, non mi ha mai convinto e gli ha impedito di dare, a mio avviso, un valido contributo sul campo alla formazione e crescita del partito rivoluzionario.

La divisione tra partito storico formale è un dato di fatto, il partito storico rappresenta il programma, ed esiste in quanto ha sempre mantenuto, a volte solo con singoli e sparuti individui, il filo storico nel tempo, (come fece K:Marx quando si ritirò dall'Internazionale dedicandosi alla stesura del Capitale.)
Il partito formale non sempre è in linea con il partito storico se non quando si incontra con il movimento di classe, che gli permette di uscire dalla propria condizione "teorica" e di diventare la testa dirigente del corpo della classe in movimento, mosso dall'energia della rivoluzione.
view post Posted: 29/2/2016, 10:27 Amadeo Bordiga - Personaggi
CITAZIONE (Zinov'ev @ 9/9/2008, 23:58) 
Più importante di Lenin, no?!?

Possiamo dire l'erede di Lenin, che fu un grande nel valutare la situazione della Russia Zarista sapendo stare in attesa nel 1905 per poi nel 1917 saper dirigere senza esitare l'insurrezione, instaurare quindi la dittatura del proletariato e promuovere l'Internazionale Comunista.
Lenin non era altrettanto al corrente della situazione degli altri paesi di come lo era invece il compagno Amadeo che si battè, pur disciplinandosi, contro i gravi errori che poi portarono al processo controrivoluzionario.
Posizioni che lo stesso Lenin ebbe a riconoscergli come corrette, purtroppo quando fu troppo tardi.
Questo non significa che fu più o meno importante di Lenin, ma senz'altro dello stesso spessore come militante rivoluzionario.
view post Posted: 29/2/2016, 10:10 Amadeo Bordiga - Personaggi
CITAZIONE (raes @ 9/9/2008, 20:00) 
bordiga è importantissimo, ma sopratutto fino al 1926, dopo si isolò troppo.' fino a negare la necessità del partito durante il periodo controrivoluzionario, per lui si potevano fare solo riunioni di studio fù uno dei motivi della scissione del 1952

Dopo Lenin è colui che ha saputo mantenere vivo il filo del marxismo rivoluzionario, soprattutto, la capacità di analisi e il metodo. dopo la scissione del 52 ha cercato di dare una impostazione coerente con la storia precedente alla controrivoluzione, partendo dai punti di adesione all'internazionale e adeguandoli alla situazione che seguì senza abbandonare il metodo. L'altra corrente, che ritirò la testata "Battaglia Comunista" avvalendosi degli strumenti legali borghesi, volle imporsi con metodi democratici consultivi che non rientrano nel metodo marxista di partito, coinvolgendo poi altre formazioni di sinistra che avevano posizioni politiche ben ben diverse e il risultato fu un completo fallimento dal quale prese poi vita Lotta Comunista.
Bravi compagni, ma con una visione un po' superficiale e un po' velleitaria della storia e degli eventi, cosa non nuova per la sinistra, vista la partecipazione di alcuni al POUM nell guerra di Spagna.
Purtroppop Bordiga non ha avuto adeguato supporto anche da coloro che lo seguivano più da vicino, condividendone parte gran delle valutazioni, in quanto dopo la sua dipartita, anche programma comunista si perse un po' troppo nell'attivismo.
L'esplosione di programma dell'82 è dovuta proprio al fatto che non esistevano condizioni oggettive perchè il partito avesse raggiunto una dimensione quantitative non corrispondente alla situazione politica generale del movimento di classe.
Quindi tutto quanto è successo dopo la dipartita del grande Compagno Amadeo, è una conferma della giustezza delle analisi sviluppate durante la sua militanza, che praticamente non sono state rispettate sul piano del terreno pratico.
La storia ha dato ragione alla corrente che sosteneva che in Russia non si stava costruendo capitalismo di stato, ma tendenza al capitalismo, che poi di fatto ha prodotto ciò che vediamo oggi.
Tutto questo è ampiamente documentato nella "struttura economica e sociale della Russia d'oggi" opera non più eguagliata da alcuno e che non poteva certo essere elaborata senza aver fatto prima un profondo bilancio, legato ad un'analisi dialettica e scientifica degli eventi storici.
Gran lavoro anche quello di ricostruire il filo del movimento rivoluzionario stando nei binari del marxismo, invece di rincorrere a destra e a manca ogni fermento di protesta piccolo borghese, forzando velleitariamente l'unione con altre formazioni di ben diversa e ambigua matrice politica.
Senza tra l'altro perdere tempo a scrivere libri di critica personale nei confronti di alcun compagno, Gramsci in primis, anche se ne avrebbe avuto tutte le ragioni, non sarebbe stato coerente con la critica fatta a Trotzkji di consntrare le cause della controrivoluzione sulla persona di Stalin.
Certo che la sua notorietà e il rispetto conquiistato ha suscitato invidia in molti....
view post Posted: 29/2/2016, 09:11 presentazione - Presentazioni
scusate la latitanza, ma sono statoi un po' preso, poi pur avendo spuntato "Ricevi una email di notifica se qualcuno risponde ad una discussione a cui hai partecipato" e iscrivendomi alle discussioni non ho mai ricevuto notifiche.
esatto, non si tratta di Combat di ultima generazione, ma della testata creata dopo che fu ritirato "il programma comunista" le mie posizioni generali non sono cambiate, uno dei motivi per i quali non sono più rientrato, come invece hanno fatto altri dopo essere stati in Combat, è perchè alcuno ha mai voluto fare un bilancio di ciò che avvenne tra l'82 e l'84 e la cosa non mi piace assolutamente.
Se avete suggerimenti da darmi per ricevere le notifiche grazie.
view post Posted: 28/2/2016, 09:53 Carissimi compagni, per offrire un giusto inizio teorico a compagni giovani, cosa consigliereste? U, - Marxismo
TUTTI REPERIBILI IN RETE

testi basilari sull'economia marxista:

1863 K.Marx Salario Prezzo Profitto
1968 La teoria marxista della moneta

PIETRE MILIARI DEL MOVIMENTO COMUNISTA RIVOLUZIONARIO

1848 Il Manifesto del Partito Comunista
1864 Indirizzo inaugurale dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori
1864 STATUTO dell'Associazione Internazionale dei Lavoratori
1871 Decreti della Comune di Parigi
1917 DICHIARAZIONI DEI DIRITTI DEI POPOLI DELLA RUSSIA
1918 COSTITUZIONE SOVIETICA 1918


APPROFONDIMENTI TEORICI

K.Marx - 1871 La guerra civile in Francia
A.Bebel - 1883 La donna e il socialismo
F.Engels - 1883 La dialettica della natura
F.Engels -1884 Le origini della famiglia della proprietà privata dello stato
V.I.Lenin - 1902 Che Fare?
V.I.Lenin - 1916 L'imperialismo Fase suprema del capitalismo
V.I.Lenin -1917 Stato e Rivoluzione
N.I.Bucharin E.A.Preobrazenskij - 1919 ABC del comunismo

1976 Struttura economica e sociale della Russia d'oggi
view post Posted: 27/2/2016, 01:05 Perchè il capitalismo è sfruttamento? - Marxismo
CITAZIONE
Tieni conto che il marxismo quando parla di produzione statale non la intende come la intendiamo noi oggi (cioè molto simile a quella privata) ma una sorta di produzione collettiva, in cui sono gli operai stessi ad'amministrare l'azienda, decidere cosa produrre, come produrlo e quanto produrre

Il superamento del capitalismo privato e dell'anarchia produttiva non può essere demandato alle singole aziende ne tantomeno alle maestranze delle stesse, in quanto ogni singola azienda, in quanto tale, non può avere una visione globale delle necessità dei bisogni materiali sociali da soddisfare, sarà necessario un organismo centralizzato che avochi a sè le richieste e che poi le distribuisca alle aziende produttrici.
Diversamente si andrebbe a creare una situazione estremamente conflittuale non solo tra le singole aziende, ma anche tra gli stati federati, la Jugoslavia è stata un esempio eclatante in questo senso.

CITAZIONE
creando un organismo di democrazia diretta

La democrazia diretta funziona praticamente solo entro un ambito numerico ben ristretto, nacque ad Atene per metter d'accordo pecorari e contadini che abitavano nei dintorni nel 499.A.C. ma già dieci anni dopo, per l'incremento demografico, doveva darsi una forma rappresentativa, per poi passare alla forma monarchica nella fase imperialista.
La democrazia diretta è comunque un'imposizione della volontà di una maggioranza su di una minoranza, tipica soluzione politica delle società divise in classi, in una socetà non già comunista, ma ancora socialista la democrazia diretta o rappresentativa sarà sostituita dalla rete di comunicazione dei consigli territoriali, fino al vertice organizzatore della produzione, non vi sarà bisogno di votare non essendoci più posizioni politiche speculative, in quanto alla borghesia sarà negato ogni diritto di espressione che non sia in sintonia con il benessere collettivo e non di classe.


CITAZIONE
In questo modo scompare la figura del capitalista sfruttatore e i frutti del lavoro vanno direttamente a chi produce.

Se così fosse si tornerebbe alla pre-preistoria, in quanto anche nelle prime comunità di umani il prodotto veniva distribuito proporzionalmente tra tutti i componenti la tribù, compresi bambini anziani ed infermi figure quindi improduttive.
Questo esempio di comunismo primitivo deve essere il faro per la futura grande famiglia comunista.
view post Posted: 27/2/2016, 00:25 Perchè il capitalismo è sfruttamento? - Marxismo
Il capitalismo è sfruttamento del lavoro individuale, in quanto ciascuno, necessariamente in un ambito di anarchia produttiva produce ben di più di ciò che gli serve per la propria sopravvivenza, la borghesia, detentrice di capitali ben si è arroccata sul proprio potere monetario per convogliare a sè tutti i profitti derivanti dalla sovrapproduzione generale.
Quindi il capitalismo è sfruttamento nella misura in cui i profitti derivati da questo modo di produzione vanno a solo vantaggio di una classe e a discapito dell'altra, sfruttata, appunto.
Non bisogna pensare di abolire il capitalismo come di distruggere le macchine, quello che fa la differenza è l'uso di questi strumenti.
Senza il modo di produzione capitalistico e l'industrializzazione sarebbe impossibile pensare di poter diminuire le ore di lavoro necessarie alla sopravvivenza della specie.
Il punto sta nel chi e come usa questi strumenti.
Nelle mani della borghesia tutto diventa distruttivo e controproducente, nelle mani del proletariato si apre un nuovo futuro per l'umanità.
Si può definire sfruttamento uno strumento che toglie ad una parte per favorirne un'altra, ma se questo strumento è volto a migliorare il tenore di vita della collettività non si può più considerare sfruttamento.
Quindi non bisogna pensare di abolire capitalismo e industrializzazione, ma di abolire la classe che ha monopolizzato questi strumenti a solo proprio uso e consumo.
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