Forum Comunista Internazionalista

Lettere di partigiani comunisti al Ministro Palmiro Togliatti esclusi dalla "Amnistia Togliatti

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babeuf
view post Posted on 21/11/2011, 17:30




...Mah veramente milioni di comunisti hanno lottato nel mondo contando sul sostegno dell'Urss e della Cina, giusto o sbagliato che fosse.
Difficile immaginare senza l'Urss la resistenza armata al nazifascismo e poi la lotta all;imperialismo nei paesi del terzo mondo.
Tra l'altro lo stesso Trotzki non ha mai ragionato in termini di equidistanza , ma parlato al limite di socialismo deformato, mai di capitalismo di stato come i bordighisti.
 
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view post Posted on 21/11/2011, 22:06

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CITAZIONE
N-Z secondo me due cose diverse non possono essere uguali.

Ovvio. Scusami però "LevSedov" dove ho scritto che sono uguali? Ho scritto
CITAZIONE
Lo Stato borghese può assumere diverse forme a seconda del contesto storico.sociale ma la sostanza non cambia, è Stato al servizio del padroni. Fascismo è democrazia sono due diverse forme dello Stato borghese.

Diverse forme dello Stato borghese. Non cambia la sostanza politica, si tratta sempre di dittatura della borghesia.
Democrazia borghese, fascimo, stalinismo ecc ecc sono diverse forme della Stato borghese, certo che sono diverse, la diversità è dato oggettivo. Così come lo Stato italiano oggi è diverso da quello della Democrazia cristiana. Con la DC non ci stavano le leggi sulla precarietà di oggi, non ci stavano le barbare leggi contro gli immigrati, la pensione non era valutata con il metodo contributivo ecc ecc. Ma questo perchè era diverso il contesto economico e sociale, non perchè la DC era meno peggio dei partiti attuali. La diverstà è un dato di fatto. Il problema è come un comunista si spiega questa diversità. Per esempio, il fatto che lo Stato italiano della DC fosse diverso da quello di oggi, attribuisce un carattere progressivo all'azione plitica della DC? Questo è il problema: attribuire a questa diversità un carattere progressivo. Le divese forme dello Stato dipendono dalle condizioni storico-sociali. L'errore sta nel non vedere questo.
Dico errore perchè dall'analisi che facciamo poi discende l'indicazione politica. Che diciamo ai lavoratori, per cosa questi devono lottare? Per una nuova DC - per una democrazia più democratica - e poi magari anche per il loro potere o che devono lottare per il potere e basta? Io dico la seconda: l'alternativa in termini di potere che noi dobbiamo porre ai lavoratori è solo la dittatura del proletariato.
Nel 1943-44 il proletariato era armato (soldati e Partigiani), lo Stato politico era in crisi, cosa bisognava dire? Lottare per la democrazia - come farà il CLN e quindi il PCI - o per la presa del potere? Io dico la seconda, così come i bolscevichi in Russia dissero tutto il potere ai Soviet.

Edited by N-Z - 22/11/2011, 14:41
 
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GCom
view post Posted on 27/11/2011, 19:45




Se posso permettermi un consiglio "la concezione materialistica della storia Marx-Engels" Un 100 Pagine che danno un'idea profonda della visione comunista dei rapporti storici, evidenziando cause ed effetti.
Saluti..
 
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babeuf
view post Posted on 29/11/2011, 17:22




Pesce Giovanni - Senza tregua. La guerra dei GAP Feltrinelli

Per conoscere qualcosa della storia della resistenza
 
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GCom
view post Posted on 29/11/2011, 17:37




Ho scaricato "I mille", mi piace quando parla male dei preti e bene degli operai.
Cerco la guerra dei GAP.
Non è facile trovare La conc.material.etc... solo edizioni di lotta comunista.
 
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LevSedov
view post Posted on 29/11/2011, 21:42




Senza Tregua lo avevo già postato :)

CITAZIONE
Non è facile trovare La conc.material.etc

Non serve, la maggior parte del libro è costituita da una parte dell'ideologia tedesca, dalla prefazione a Per la critica dell'economia politica, e qualche lettera; tutto materiale presente sul Web.
 
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GCom
view post Posted on 10/12/2011, 00:55




Certo, certo... Emerge l'importanza e la necessita del partito come guida e sprone all'azione della classe, incapace di un automatismo spontaneo di coscienza e guida rivoluzionaria. Senza teoria rivoluzionaria non esiste soluzione rivoluzionaria. L'antifascismo si inserisce in quella che e' la logica borghese di disarmo e recupero delle masse ai fini capitalistici. L'azione di gruppi e non delle masse non e' assimilabile ad uno scontro di classe vero e proprio, si avvicina di più al terrorismo e finisce con l'esaurirsi nel sistema. Non vedo vittorie....
Saluti.
 
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babeuf
view post Posted on 10/12/2011, 08:54




Quindi di fronte alla ghestapo e alle brigate nere avresti fatto questo discorsetto ideologico, :woot:
Per fortuna , molti , provenienti dalla sinistra comunista la resistenza la fecero, www.venegoni.it/fratelli/
anche i troschisti , http://it.wikipedia.org/wiki/Bandiera_Rossa_Roma

www.youtube.com/watch?v=yDtabJKuvGc
 
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view post Posted on 10/12/2011, 10:44

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"discorsetto ideologico" che significa? é un discorso di pratica politica, di sostanza politica!
Vediamo nella pratica, io avrei risposto così:
www.leftcom.org/it/articles/1944-11...ti-i-lavoratori
CITAZIONE
Tutto il potere al proletariato contro qualsiasi interventismo e manovra.
Non un uomo, non un soldo alla guerra.
Per l’unità dei postulati generali di lotta; diserzione, disfattismo rivoluzionario, devono formare una sola parola d’ordine: rivoluzione.

o così
www.leftcom.org/it/articles/1944-12...ausa-proletaria
CITAZIONE
La vostra vittoria di classe potrà avvenire a una sola condizione, che, l’organismo politico di guida abbia nelle sue file la capacità e la volontà di lottare fino in fondo, la presa del potere, rigettando qualsiasi compromesso con qualsiasi forma di dominazione capitalista.

o ancora così
www.leftcom.org/it/articles/1944-01-01/agli-operai-milanesi
CITAZIONE
Abbasso la guerra fascista!
Abbasso la guerra democratica!
Viva la rivoluzione proletaria!
Il Partito Comunista Internazionalista

E infatti c'è chi lo ha fatto, chi non si è schierato con nessun fronte capeggiato da formazioni politiche borghesi, mi riferisco ai compagni del Partito Comunista Internazinalista, nato prorpio durante quegli anni.

Edited by N-Z - 10/12/2011, 13:17
 
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babeuf
view post Posted on 10/12/2011, 15:54




...Con grande efficacia politica.. :D
..Ma Lenin mai letto? L'importanza della tattica ?

 
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mm81
view post Posted on 10/12/2011, 16:02




C'è veramente poco da ridere quando si parla della degenerazione della III Internazionale, non fosse altro per il fatto che quella politica opportunista ha condotto milioni di lavoratori al macello della 2° guerra imperialista come carne da cannone a combattere, il tutto per difendere la democrazia (!) contro il fascismo, cioè una forma di dominio del capitale contro un'altra.
Sacrificare i principi del comunismo a successi immediati (l'efficacia politica di cui si burla babeuf) è il succo dell'opportunismo; significa andare in cerca di facili vittorie che poi si tramutano in sonanti sconfitte (e ancora ne stiamo pagando sanguinosamente le conseguenze); andare verso le masse è stata la parola d'ordine della III Internazionale in fase morente, ma se per andare dalle masse si sacrifica la chiarezza ed omogeneità del partito politico di classe, il partito comunista mondiale, allora quando saremo da quelle masse non sapremo più che dire loro e qualsiasi cosa diremo suonerà come una brusca svolta. Non si può trattare il problema come se avessimo a che fare con eserciti a cui un buon generale può impartire qualsiasi ordine, l'esercito proletario si forma proprio durante la battaglia strappando pezzi alle armate borghesi e ciò richiede fermezza, non eclettismo assoluto.
 
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babeuf
view post Posted on 10/12/2011, 16:59




Oppure si potrebbe dire che il settarismo e la sterilita' teorica conducono alla scomparsa politica.
Tra l'altro ribadisco anche molti militanti della sinistra comunista si sono opposti a questa sorta di paralogismi.
Ad esempio Enrico Russo nel 1936 e ancora nel 1943.
Molti nel 1939 di fronte alla tesi della scomparsa della classe.
Molti ancora nella resistenza.
 
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mm81
view post Posted on 10/12/2011, 17:08




Paracosa?
Come si è giustificata la guerra degli Alleati? Con la tesi che ho riportato sinteticamente: difendere la democrazia in pericolo dall'attacco fascista. Questo cosa vuol dire? E' un esempio di tattica comunista? No. E' un esempio di eccletismo, di assenza di principi. Quando mai un Lenin si è sognato di portare innanzi la parola d'ordine della difesa della democrazia? Difenderla da chi poi, da se stessa? Il proletariato non fa il gerente della democrazia ogni qual volta una sua forma particolare è minacciata da una forma storicamente superiore. Il proletariato ha solo la propria dittatura da conquistare e nulla da difendere in quanto a dittature altrui.
Scomparsa politica di chi poi? Forse è meglio guardarsi allo specchio e si scoprirà che si è rimasti in compagnia solamente di novantenni con una giacca militare piena zeppa di medaglie al valor militare borghese.
Vogliamo discutere della tattica del Comintern nel periodo? Bene, ma con argomenti, non con le solite illazioni. Domandina semplice semplice: chi ha affossato l'Internazionale tanto da chiuderne letteralmente gli uffici? La controrivoluzione stalinista o noi "sinistri"?
 
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42 replies since 11/2/2010, 16:25   3154 views
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